Patois – I chi Amun
Il gruppo del Patois nasce nel 2016 e l’accesso è libero per chiunque voglia partecipare: sia perché ha da raccontare sia perché ha piacere di ascoltare.
Dalla sua nascita si occupa della redazione del supplemento alla rivista I Chi amun, in collaborazione con l’EFFEPI Associazione di studi e ricerche francoprovenzali, per mettere su carta il gran numero di parole, modi di dire e tradizioni emersi durante i vari incontri.
Gli argomenti trattati su I Chi Amun riguardano Coazze e le sue borgate, senza pretese storiche, scientifiche o letterarie, nonostante la competenza individuale non manchi: siamo ormai giunti alla pubblicazione dell’ottavo numero e abbiamo parlato di alberi e legna da ardere, di fienagione, di Cevrjn e affini, di costruzione di edifici e di slitte, di paranormale e medicina alternativa, di usi e costumi inerenti nascita, matrimoni e decessi, di mulini e macine e del Ciargiour, storia passata e recente.
In ogni numero, oltre agli immancabili cenni storici, solitamente ci sono parti scritte interamente in dialetto, per esempio storielle, proverbi e curiosità, e una parte esplicativa che utilizza i termini in coazzese e italiano, proprio perché lo scopo principale del gruppo è quello di salvaguardare il nostro amato patois e fare in modo che chi non lo conosce possa imparare qualche vocabolo.
La stesura di ogni numero è piuttosto laboriosa in quanto, ad ogni riunione, l’ultimo venerdì del mese, sorgono goliardiche discussioni in merito ad accenti, traduzioni e modi di dire, che vedono contrapposti i puristi delle borgate alte ed i “contaminati” del capoluogo. Il più delle volte si addiviene a compromessi, quasi sempre a scapito del capoluogo.
Quasi sempre c’è qualche curiosità dialettale da soddisfare, o scritti e foto da decifrare, per cui la pubblicazione del fascicolo ha scadenza quasi annuale.
Per informazioni, contattare: USSEGLIO Alfio, 348 075 0460