Bivacco robinet

BIVACCO ROUBINET

Località partenza: Forno di Coazze

Comune: Coazze (TO)

Quota di partenza (m.): 1050

Quota rifugio: 2679 m.

Catena Montuosa: M. ROBINET-ROCCIAVRE

Gruppo: ALPI COZIE

Servizi Forniti: Acqua esterna (a 60 m. ca.)

Apertura: Bivacco incustodito e sempre aperto; offerta libera da versare presso la Sezione

Posti letto: 2+3

Come arrivare

Da Forno di Coazze si raggiunge il rifugio della Balma, e si prosegue per il sentiero n°415, superando la costruzione che ospita la centralina idroelettrica. Il sentiero giunge ad un bivio, la traccia di sinistra conduce verso i laghi e quella di destra verso il Colletto del Robinet. Al bivio citato, deviando sulla destra si risale un pendio detritico e si prende rapidamente quota verso una stazione meteorologica Meteomont, Dopo, il percorso diventa più pianeggiante, attraverso una zona prativa e la pietraia del Pian dei Loson.

Il sentiero riprende a salire per superare un costone erboso dove si trova la Fontana del Lupo. Dal Pian del Vallone il percorso di inerpica sui tornanti “a emme” sino al Colletto del Robinet, a 2638 metri. Dal colletto si prosegue a sinistra fino ad arrivare alla Cappella della Madonna degli Angeli con l’annesso bivacco.

Cenni storici

La cappella della Madonna degli Angeli, sita sulla cima del monte Robinet, ebbe la sua consacrazione nell’anno 1900. La cima di questo monte, che si trova a 2678 metri di altitudine, è da sempre meta di camminatori e di devoti alla Madonna, ma dopo l’edificazione della cappella i lavori di manutenzione e restauro furono saltuari e poco validi. 

Nel 1972 si comprese la necessità di attuare opere più importanti per la sicurezza della cappella e del bivacco. Il CAI Coazze, con presidente Alessio Giovale (Vico), organizzò i lavori, cercando di prendere il materiale, acqua e sabbia, nelle vicinanze del Robinet, per rendere più facili i trasporti e non dover scendere a valle. Ciò nonostante furono necessari molti giri dei volontari, per trasportare a spalle il cemento, e la costruzione di una teleferica tra Pian di Loson e la cima. 

Nella prima estate, quella del 1973, furono realizzati due contrafforti di sostegno e vennero consolidate le mura della cappella e del bivacco. Nell’estate seguente fu realizzata una copertura completa in lamiera inossidabile, con gabbia di Faraday parafulmine. Nell’estate del 1975 si terminarono i lavori, con i rivestimenti, le tinteggiature e l’arredo del bivacco, dentro il quale fu costruito un soppalco con dei posti letto.

Da allora, ogni anno il CAI Coazze si occupa della manutenzione e di tutti gli interventi necessari, grazie alla disponibilità e all’impegno dei volontari. 

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